I capelli e il cancro

Una delle frasi più frequenti che un malato oncologico si sente dire è “dai, poi i capelli ricrescono, che t’importa?!”

Per chi guarda dall’esterno, viste tutte le difficoltà, quello dei capelli sembra essere l’ultimo dei problemi ma per chi vive il cancro in prima persona, non è così.

‍♀️I capelli rappresentano per alcune donne la propria femminilità, donano autostima, sono un tratto rappresentativo della propria immagine e consentono di riconoscersi.

In un momento così complesso e delicato, vedersi diversi, irriconoscibili, malati anche riflessi in uno specchio, non aiuta: servono tempo ed energie per accettare la propria nuova immagine e per tornare a prendersi cura di quel corpo che “ci ha traditi”.

L’aspetto psicologico nella fase di cura è tutto ed proprio per questo che l’ospedale di Portoferraio è stato dotato ben 5 anni fa del casco anti-caduta.

Cambiamo volto al cancro e facciamo sì che questa parte della vita sia un percorso disseminato di cose nuove da trovare e apprezzare, non da perdere.

ℹ️Per informazioni rivolgiti al tuo oncologo!

Glossario oncologico: casco refrigerante

Si tratta di uno speciale casco che raffredda il cuoio capelluto a circa 4° centigradi, facendo restringere i vasi e impedendo che i farmaci chemioterapici raggiungano le cellule dei bulbi piliferi evitando così la caduta dei capelli.

lI casco deve essere indossato prima dell’inizio dell’infusione e tenuto fino a mezz’ora dopo per riportare il cuoio capelluto alla sua normale temperatura.

L’ospedale di Portoferraio è dotato del casco refrigerante dal 17 dicembre 2019 ed è per noi motivo di grande orgoglio essere riusciti ad acquistarlo con il sostegno della comunità e a donarlo al nostro ospedale.

ℹ️Per informazioni, chiedi al tuo oncologo.

Alopecia da chemioterapia

Esistono diversi tipi di chemioterapici e non tutti causano alopecia.

Alcuni tipi di chemioterapici, invece, dopo uno o due sedute, i capelli iniziano a cadere.

Molte donne decidono di ricorrere alla parrucca, altre al foulard, ma è importante utilizzare prodotti in grado di non soffocare né irritare la pelle e purtroppo questi hanno costi davvero proibitivi.

Fortunatamente sono rimborsabili, ma spesso le tempistiche del rimborso sono prolisse (fino ad un anno).

👉Per questo la nostra Associazione ha deciso di stare vicino in modo concreto a chi sta affrontando il percorso di cura.

Hai bisogno di informazioni?

Scrivici a diversamentesani@gmail.com

Ricordi..Casco anticaduta capelli

Oggi, 3 anni fa, consegnavamo al reparto di oncologia dell’ospedale di Portoferraio il Casco Anticaduta Capelli.

Un macchinario straordinario perché dona speranza, lenisce la paura che la malattia diventi la nostra identità di fronte al mondo e soprattutto cambia volto al cancro.

Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo passo perché hanno reso meno duro il cammino di guarigione di tante persone 💙

INSIEME SI VINCE

RICRESCITA CAPELLI

La ricrescita dei capelli è una fase attesa alla fine dei trattamenti contro il cancro. Un segno di speranza e di remissione che si verifica circa 4-6 settimane dopo l’ultima chemio.

Esistono degli accorgimenti per preparare la ricrescita dei capelli. Durante e dopo la chemioterapia, anche se i vostri capelli non sono ancora ricresciuti, non esitate a curare quotidianamente il cuoio capelluto. Dei massaggi regolari con degli oli vegetali vi permetteranno di ridurre il prurito, eliminare le tossine e stimolare la circolazione del sangue. Sotto la doccia, utilizzate degli shampoo e dei balsami delicati.

Una volta iniziata, la ricrescita procederà di 1 o 2 cm al mese, ma potreste voler dare una spintarella ai vostri capelli. Per ottimizzare la ricrescita dei vostri capelli, potete provare a mantenere più calda possibile la testa utilizzando delle sciarpe o dei cappelli e dei berretti da notte per dormire. Per il bagno, prediligete l’utilizzo di shampoo e di trattamenti stimolanti o fortificanti. Prima di ogni shampoo, applicate delle maschere all’olio di ricino ai vostri capelli e al cuoio capelluto.

Nei sei mesi successivi alla ricrescita, è preferibile che evitiate tutto ciò che potrebbe stressare i vostri capelli. Se non sopportate più i capelli grigi, e la loro lunghezza lo consente, potrete optare per una colorazione vegetale naturale e biologica.

Tratto da Oncovia

La Vita tra i Capelli – Monica

Quando mi hanno detto che avrei dovuto fare la chemioterapia e ho saputo che a Portoferraio c’era il casco anticaduta, questo mi ha dato forza e coraggio per affrontare le cure.

L’ho fatto con fiducia perché avevo parlato con persone che l’avevano già usato ed erano rimaste soddisfatte.
Il casco aiuta tantissimo anche a livello morale ma soprattutto permette di affrontare la malattia con dignità.
Per me mantenere la mia immagine è stato un modo di proteggere i miei affetti che sono stati colpiti addirittura più di me dalla notizia.

Grazie a chi ha permesso tutto questo e a chi continua a donare per sostenere i progetti di Diversamente Sani.

La Vita tra i Capelli – Lucia

Lucia ci racconta la sua storia nel percorso di cure dalla diagnosi di cancro arrivata due anni fa.

Quando ti diagnosticano un tumore, provi tante emozioni, per prima la PAURA. Tra i problemi della chemioterapia, c’è il problema dei capelli. Per qualcuno un problema non rilevante, ma per me è stato un problema veramente importante che andava a sommarsi a tutto il carico delle cose che dovevo fare e dovevo subire. Quella dei capelli è stata una cosa da dover superare perché ti costringe a vederti in un altro modo rispetto all’immagine che hai di te. In più mette davanti agli occhi di tutti la tua malattia.

Il secondo trattamento di chemioterapia lo ha fatto con il casco Paxman all’ospedale di Portoferraio ed è stato tutto diverso.

Con il casco non avevo più quel disagio ad uscire, perché ho ancora i miei capelli. Sicuramente sono molto molto più serena e a mio agio con me stessa. Ho vissuto il casco come la possibilità di scegliere come vivere la mia malattia: GRAZIE!

Video di Paolo Calcara

La Vita tra i Capelli – Cristina

La storia di Cristina che ha conosciuto Diversamente Sani attraverso il casco Paxman che a lei è stato proposto dall’oncologa.

“Direte voi: i capelli non sono importanti, poi ricrescono!” No, i capelli sono importanti perché sono la manifestazione della malattia agli occhi degli altri. E volenti o nolenti, la alopecia da chemioterapia la riconosciamo tutti come l’etichetta del malato oncologico.

Diversamente Sani ha voluto dotare il DH oncologico di Portoferraio del casco refrigerante Paxman per cambiare volto al cancro! Per permettere a chi già ha la vita stravolta dal cancro che gli ha rubato ogni singolo pensiero, di non leggere negli occhi degli altri la propria malattia.

Grazie a tutti coloro che hanno contribuito all’acquisto che è stato un grande traguardo di solidarietà!

La Vita tra i Capelli – Alba

La storia di Alba, del suo cammino nel mondo del cancro che non è riuscito ad iconizzarla perché lei ha combattuto e sta combattendo questa battaglia insieme ai suoi capelli.

Come? Grazie al casco anticaduta capelli Paxman. Un macchinario eccezionale che il piccolo ospedale di Portoferraio ha grazie alla raccolta fondi organizzata da Diversamente Sani e a cui la comunità ha risposto in modo straordinario.

Lo scopo è cambiare volto al cancro, rendere meno traumatico un cammino disseminato di paura e disorientamento, tutto questo insieme.

Perché INSIEME SI VINCE!

Video di Paolo Calcara

Ri-perdere i capelli

Riperdere i capelliPer me i perdere i capelli è stato più doloroso la seconda volta che la prima.

La prima volta che mi sono ammalata avevo 39 anni e mio figlio era piccolo, ne aveva 4…forse non era così importante o forse ero più forte, più giovane.

La seconda volta, lo scorso anno, è stata più dura, mio figlio con dieci anni in più, ci è rimasto male. Non dico che faceva fatica a guardarmi, ma è stato male e l'ho vissuta con più sofferenza.

Credo che per ciascuna di noi sia sempre un'esperienza personale, che le frasi fatte tipo "sono solo capelli" possono scivolare dietro le spalle o ferire, l'importante è sempre combattere con le armi che abbiamo anche dentro di noi.