Quando la facevo io c'era una ragazza che veniva dal Cavo, accompagnata dal volontario con l'auto medica ma comunque costretta a svegliarsi alle 4:30, bel disagio.
Noi eravamo tanti quindi al ritorno si prendeva quasi sempre la nave delle 13:00. Una volta, arrivati a Piombino le navi non partivano per il tempo.
Ci portarono all'ospedale Villa Marina per passare la notte ma purtroppo non ci "ospitarono" quindi alle 18:00 tutti d'accordo decidemmo di tornare a Livorno… Dovendo considerare anche il fatto che se fosse partita una nave più tardi e con quel mare, correvamo il rischio il giorno dopo forse di non poter ripartire e dunque di saltare la terapia!
I nostri angeli custodi – i volontari – ci portarono dal prete che dà ospitalità vicino all'ospedale ma niente, non c'era posto. Alla fine la figlia di un volontario ci trovò un albergo economico e ci potemmo finalmente riposare.
Eravamo tutti sconvolti, io piangevo come una tonta, c'erano tre persone anziane… Non avevamo un pigiama, uno spazzolino da denti: un casino. Alla fine andò tutto bene, riuscimmo a calmarci e a farci coraggio però ricordo che siano stati momenti molto "forti" per tutti…
Tutta questa storia per dire che sarebbe un sogno avere qui la radioterapia 😀
Elena