Durante le terapie oncologiche anche un semplice gesto quotidiano come la detersione, se fatta male o con prodotti troppo aggressivi, può compromettere la salute della pelle.
Chi sta affrontando delle cure, potrà notare che la cute è spesso secca, carente di film idrolipidico, in alcune zone screpolata o xerotica (cioè estremamente secca). Questo stato della pelle può provocare sensazioni sgradevoli e talvolta la cute può prudere o tirare.
Per chi sta seguendo terapie oncologiche, la cura del viso deve rispettare semplicemente 3 criteri: lenire, idratare e proteggere.
Ecco una pratica scheda che può aiutare ad orientarsi sui prodotti da scegliere dalla detersione al trucco:
1. La regola generale:
tutti i prodotti devono essere delicati, la lista degli ingredienti (INCI) dovrebbe essere breve, non dovrebbero contenere profumi, alcol, siliconi e petrolati.
Tra gli ingredienti più indicati vi sono: la vitamina E, la calendula, la rosa moscheta, la canapa, l'aloe vera, l'ossido di zinco, per citarne alcuni.
I trucchi dovrebbero essere a base minerale.
2. Quattro prodotti possono bastare:
La pelle delle donne in cura per un tumore è particolarmente delicata e tende a disidratarsi facilmente. Non deve essere trattata con tanti prodotti. Soprattutto, i prodotti utilizzati devono essere delicati e possibilmente specifici per chi è in cura.
Premessa: ci sono persone ben predisposte all'uso del cosmetico e altre che non hanno questa inclinazione, ogni donna deve sentirsi libera di seguire le proprie abitudini.
Ci sono solo 4 prodotti fondamentali, da usare ogni mattina e ogni sera: il detergente, il tonico, il siero e la crema.
3. La pulizia:
La corretta detersione è il passo fondamentale: eliminare le impurità che si sono depositate sul viso nell'arco della notte e della giornata, contrasta i segni dell'invecchiamento e mantiene la pelle luminosa.
Esistono molti prodotti diversi: saponi, latte, olio, gel, mousse, salviette struccanti. Si consiglia di usare latte, olio detergente o il gel (che in estate può dare una sensazione rinfrescante) in quanto il sapone potrebbe essere un po' troppo aggressivo, perché contiene tensioattivi che tendono a seccare la pelle. Lo stesso vale per le salviette, da usare solo in caso di “emergenza”.
Tutti i prodotti detergenti devono essere risciacquati, magari facendosi una coccola: usando una salviette, cioè una piccola salvietta di cotone bagnata in acqua tiepida.
4. Riequilibrare il PH:
La fase successiva consiste nell'applicare il tonico (rigorosamente senza alcol) o un'acqua termale, che aiutano a riequilibrare il PH.
5. Idratare e proteggere:
Una volta tamponata la pelle, per asciugarla si passa all'applicazione, prima del siero, che ha una texture molto leggera e riesce a idratare in profondità, poi di una crema, che serve sia ad idratare che a proteggere, ristabilendo l'equilibrio lipidico e stimolando la rigenerazione cellulare.
Per il giorno è importante scegliere una crema che abbia anche una protezione solare contro UVA e UVB, almeno 30, perché alcune terapie hanno un effetto foto-sensibilizzante.
6. Peeling e maschere:
Anche se si è in terapia, si può pensare di eseguire una blanda esfoliazione, per stimolare il rinnovo cellulare, una volta al mese, ma solo con peeling enzimatici e sempre in accordo con il proprio oncologo.
Da evitare, invece, i peeling meccanici e quelli chimici, che potranno essere riutilizzati, sempre con l'avvallo del medico, dopo almeno due mesi dalla sospensione delle terapie.
Una volta alla settimana, può essere eseguita una maschera idratante lenitiva: bene le maschere a base di vitamine E, aloe vera o acido ialuronico, che in pochi minuti riescono a dare un importante supporto all'idratazione.
7. Il trucco:
Le linee guida di Oti Oncology Esthetics suggeriscono di utilizzare pochi cosmetici e di preferire quelli di origine minerale che si trovano in commercio sia sotto forma di polveri, sia sotto forma di fluidi, come il fondotinta.