In questi giorni di reclusione forzata, le mie telefonate sono preziose per la mamma novantenne che le aspetta con gioia, però…
Si ripetono troppo spesso le stesse frasi, le stesse domande, le stesse risposte.
Così oggi ho pensato di accedere alla SOFFITTA DELLA MEMORIA, dove ho trovato episodi di un'epoca trascorsa anche con lei.
Il mio racconto la stimola a ricordare, le mie domande si fanno incalzanti. Ci stiamo divertendo diversificando così la telefonata fatta anche un po' per dovere e solitudine di entrambe. E, dalla sua soffitta della memoria escono parole in dialetto milanese, storie di antiche abitazioni, nomi di strade di quartiere, di personaggi che hanno affollato sua vita e che ritornano.
Questo, il lato positivo della clausura, la ricerca degli espedienti all ricerca del piacere insieme oltre la tv e i social.
Dalla soffitta dei ricordi,
un grande abbraccio da Angela