Oggi il dolore sembra un sottofondo, quasi un ronzio che ci distrae dal resto mentre cerchiamo di concentrarci sulle piccole cose che occpuano la quotidianità rendendola tale.
La parola che non si riesce a pronunciare per te Leo è "poverino" ed il sentimento che non si riesce a provare è la compassione perchè tu sei un combattente e averti perso, non averti più al mio fianco nonostante ognuno di noi combattesse la propria battaglia, mi fa provare rabbia e mi fa ruggire contro questa vita che a cadenza fissa mi ricorda di essere mortale e mi fa inciampare cadendo a tappeto.
Così cerco di respirare e in ogni respito profondo cerco il tuo entusiasmo e il tuo carisma, la tua voglia di vivere in grado di sovverire i pronostici, anche quelli dei medici più illustri, e la tua gioia per ogni giorno in più che sei riuscito a strappare al cancro per viverlo fino alla fine.
Tutto questo non rende meno dolorosa la tua morte ma serve a riprendere fiato tra le lacrime perchè hai lasciato un segno in tutte le vite che hai toccato e noi continueremo a combattere nella speranza, nei momenti più duri, di rividere il tuo sorriso come una reminiscenza che restituisce coraggio.