Ho scoperto di avere il cancro nel 2015 e dopo un intervento, direi tosto, ho iniziato la chemio per 6 cicli, una terapia molto forte che, a detta dei medici, c'era il rischio di non riuscire a portarla a termine.
Fine della terapia ai primo di maggio, periodo in cui inizia per noi il lavoro duro e, visto che sono titolare di un'impresa di pulizie perciò non tutelata dagli enti preposti, ho dovuto in qualche modo vincere la stanchezza. Quel senso di spossatezza alle ossa che ti prende tutto il corpo, andare a fare il mio lavoro perché purtroppo non potevo e non posso permettermi di stare a casa.
Le forze, le energie, le concentri tutte per superare quel lungo percorso che è la terapia, per combattere e riuscire a vincere ma, quel malessere fisico e quello psicologico che ti rende una persona diversa da prima, ti accompagna ogni giorno della tua vita tanto da non avere neanche la voglia di alzarti la mattina, di programmare la tua giornata, di fare progetti. Vivi con un macigno che ti schiaccia, che ti priva delle forze, questo è difficile da spiegare ai medici ed alle istituzioni perché per loro tu sei clinicamente a posto…..
Allora gridiamolo tutti insieme, facciamo in modo di essere una voce unica, potremmo forse cambiare le cose e farci riconoscere i nostri diritti.
Nadia